04 giugno 2007

Ombelìcaro

Noto con rammarico che oramai ho un brillante futuro alle spalle. Non bado più nemmeno a quei pochi io sarò diventati per sempre io ero, né a certe sirene rauche e lontanissime.

Anche stamani mi hanno scritto da Berlino per avere delucidazioni su una poesia di Günther Kunert, Ikarus 64. E io ho risposto che non so più che dire. Che anche per me oramai Icaro cade in silenzio. E lontanissimo. Come in un vecchio quadro di Brueghel


(su questo quadro W. H. Auden ha scritto una poesia, tradotta in tedesco e in italiano da due persone cui tengo molto)

In realtà non ho nemmeno voglia di chiedere indietro Friburgo, i miei studenti e un dottorato che tu sai.
In realtà ho solo voglia di guardarmi l'ombelico.

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