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30 maggio 2007

perché non sono cristiano

sul comodino del dr. ing. che dorme accanto a me ultimamente è poggiato questo libro:



l'ha scritto uno dei suoi idoli e gliel'ha regalato la luce dei suoi occhi (a scanso di equivoci, sono io, lupus avvisato...) per il compleanno. Odifreddi piace molto anche a me. e molto mi era piaciuto anche Perché non sono cristiano di Bertrand Russell, ricordo che ai tempi del liceo ne rimasi folgorata.

tutto questo preambolo per dire che anch'io mi sono chiesta più volte perché non sono cristiana, men che meno cattolica. e una ragione c'è.

le prime comunioni, in tutt'Italia, credo, si fanno sempre in maggio. e in maggio, in genere, il campionato di calcio è agli sgoccioli, di solito verso metà maggio si sa sempre chi vincerà. si dà il caso che nella famiglia di mia madre (di mia madre, lo sottolineo, perché, parafrasando una ben più famosa frase di mio nonno, di cui credo vi parlerò presto, Marmugi juventini un ce n'è) si annidi il germe bianconero. giusto due figli di una sorella di mia nonna, i cugini di mia madre. lo so che non è bello avere dei parenti juventini, ma lo era ancora meno negli anni Ottanta, quando loro vincevano tutti gli anni, e sottolineo che loro erano due adulti grandi e grossi, mentre io uscivo giusto dall'infanzia e mi affacciavo timida (timida? io?) all'adolescenza.
orbene, questi due loschi figuri mi rendevano la vita impossibile, mi telefonavano tutte le domeniche per commentare i risultati (ripeto, due adulti contro una bambina, giusto due juventini potevano farlo) e mi rovinavano sempre i pranzi in famiglia. il peggio arrivava, appunto, a maggio. c'erano le comunioni, la famiglia si riuniva e loro avevano vinto lo scudetto. e giù botte (metaforiche). credo che sia colpa loro se ho iniziato a odiare le comunioni, e di conseguenza la religione, e ad allontanarmi consapevolmente dai preti e dalle chiese.

morale: non tutti i mali vengono per nuocere. nemmeno avere parenti juventini.

22 dicembre 2005

santa ratzi





esiste anche il babbo natale vaticano, come ci ha fatto notare il nostro adorato tony manero de via merulana.

24 novembre 2005

dio è morto

avrete tutti letto la notizia ampiamente discussa sui giornali di ieri che i gay non possono diventare preti e se proprio un gay vuole farsi prete deve smettere di essere gay e dopo tre anni se ne può riparlare. a noi di omfaloscopia è parsa un'idea geniale, come tutte le idee ultimamente espresse dal vaticano. neanche i fratelli marx sono mai riusciti a regalarci l'ilarità che ci stanno elargendo a piene mani ratzinger e ruini in questi giorni. e quindi, ispirandoci a loro, abbiamo deciso di proibire la lettura del nostro blog a tutti coloro che non abbiano smesso da almeno tre anni di essere milanisti, da almeno cinque di essere rompipalle, da almeno otto di essere di destra, da almeno sei di essere del segno della vergine ascendente scorpione, da almeno due di avere 38 di piede e da almeno quattro di essere nati a frosinone e provincia.

20 settembre 2005

l'hanno sciabordato bene!

lo so che mi creerò una valanga di nemici (i napoletani sono dappertutto e mi sorge un dubbio: loro il bollo lo pagano?), ma vorrei comunicare al mondo che l'avvenuto miracolo dello scioglimento del sangue di s. gennaro non mi ha cambiato la vita.
diciamo pure che non me ne frega nulla. e che sono d'accordissimo con la mia amica Margherita Hack, segno zodiacale maiale, come me, "perché 'un si butta via nulla", quando dice che il miracolo riesce perché sciabordano l'ampolla per benino.

già che ci sono, dedico alla mia astrofisica preferita anche due versi del Maestro (in effetti era un po' che non lo citavo):

Stelle

Ma guarda quante stelle questa sera
fino alla linea curva d'orizzonte,
ellissi cieca e sorda del mistero là dietro al monte
Si fingono animali favolosi,
pescatori che lanciano le reti,
re barbari o cavalli corridori lungo i pianeti
e sembrano invitarci da lontano
per svelarci il mistero delle cose
o spiegarci che sempre camminiamo fra morte e rose.
O confonderci tutto e ricordarci
che siamo poco, che non siamo niente
e che è solo un pulsare illimitato ma indifferente.

Ma guarda quante stelle su nel cielo
sparse in incalcolabile cammino,
tu credi che disegnino la traccia del destino ?
e che la nostra vita resti appesa
a un nastro tenue di costellazioni
per stringerci in un laccio e regalarci sogni e visioni,
tutto sia scritto in chiavi misteriose,
effemeridi che guidano ogni azione,
lasciandoci soltanto il vano filtro dell'illusione
e che l'ambiguo segno dei Gemelli
governi il corso della mia stagione
scontrandosi e incontrandosi nel cielo dello Scorpione ?

Ma guarda quante stelle sterminate
che senso avranno mai? Che senso abbiamo?
Sembrano dirci in questa fine estate: siamo e non siamo
e che corriamo come il Sagittario
tirando frecce a simboli bastardi,
antiche bestie, errore visionario, segni bugiardi.
C'erano ancora prima del respiro,
ci saranno alla nostra dipartita,
forse fanno ballare appesa a un filo la nostra vita
e in tutto quel chiarore sterminato,
dove ogni lontananza si disperde,
guardando quel silenzio smisurato l'uomo si perde.

(D'amore, di morte e altre sciocchezze, 1996)

21 agosto 2005

liberatelo!

Dal sito di Repubblica: Il monito di Bendetto XVI ai giovani è stato chiaro: "Libertà non vuol dire godersi la vita, ritenersi assolutamente autonomi. Libertà - ha detto il Papa - vuol dire orientarsi secondo la misura della vita e del bene. La sottomissione diventa unione, perchè colui al quale ci sottomettiamo è Amore".


Vorremmo rispondere a questo Benedetto uomo con le parole di qualcuno che, se c'è un Dio, adesso ce l'ha davanti davvero:

La libertà non è star sopra un albero,
non è neanche il volo di un moscone,
la libertà non è uno spazio libero
la libertà è partecipazione.

10 agosto 2005

pensavamo di ritirarci!

dopo aver letto su Repubblica questo stralcio di satira sul raduno dei papaboys a Colonia, riconoscendo che c'è gente davvero più sagace di noi, abbiamo pensato davvero di ritirarci.

"Il kit del pellegrino. Si può pregare ascoltando musica, grazie al cd "Compilation di Cristo", "il cd ufficiale della Giornata mondiale della gioventù" che "unisce il sound pop al bisogno di Dio e di spiritualità. Per essere subito individuati come papaboy c'è il cappellino con il logo (8,50 euro) la cinghia per la valigia (9,90) e l'immancabile maglietta. Qui si aprono le prime correnti: si sceglie tra quella con stampato il volto di Benedetto XVI e quella con la foto di Giovanni Paolo II.
Irrinunciabile per essere davvero attrezzati alle lunghe attese il cuscino gonfiabile (6 euro) e il "set del pellegrino", che in poco spazio riunisce "un cordone, una custodia per cellulare in silicone, una spoletta e uno stick per le labbra. Tutti gli articoli possono essere combinati con il moschettone del cordone, confezionato in una custodia argentata. La scatola è anche utilizzabile come custodia per gli occhiali".
I gadget. C'è ad esempio il cronografo "Tempus fugit": promette che "con questo orologio diventerete testimoni oculari di ogni secondo di un evento indimenticabile". Resiste anche agli idranti in caso di gran caldo, perché è subacqueo, costa 45 euro. C'è la più banale palla con la neve, ma dentro c'è il duomo di Colonia e il logo della manifestazione (12 euro). Per brindare c'è anche il vino griffato, riesling secco a 6 euro. Poi non mancano i lampeggiatori per cellulari (2 euro), le spilline (2.90), i bloc-notes, le bandiere e le candele di misure diverse"

poi abbiamo capito che questi fanno davvero sul serio, NON STANNO SCHERZANDO.
e abbiamo deciso di continuare la nostra battaglia contro tutto e contro tutti. anche contro le fedi fatte di abitudine e paura, una politica che è solo far carriera, il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto.

hey hey my my the Beluzoglu Emre Project will never die!

(un papaboy)

07 agosto 2005

il papa e i giovani d'oggi

dopo aver messo in guardia il mondo contro la diabolica influenza di harry potter sull'animo dei fanciulli, ratzinger colpisce ancora una volta nel segno.

dal sito www.repubblica.it

"I giovani di oggi debbono seguire l'esempio dei Re Magi, partiti da lontano per adorare Gesu' Bambino. Con questo invito Benedetto XVI ha voluto iniziare all'Angelus di oggi il suo dialogo con le 'migliaia di giovani' che, ha rilevato, 'stanno per partire, o sono gia' in viaggio, verso Colonia per la XX Giornata Mondiale della Gioventu''."

(nella foto tre giovani d'oggi che hanno seguito l'appello del papa)