26 agosto 2005

todo sobre mi madre

la gente che si chiede perché sono così non conosce mia madre. se la conoscesse capirebbe che sono venuta fuori anche troppo bene.

carla è iperattiva, un vulcano, una trottola, un martello pneumatico (sui coglioni). parla anglonipponico (cioé un inglese che capiscono solo lei e i giapponesi), da quando è in pensione mette sott'olio di tutto e collabora con l’ONU in qualità di consulente ai lavori all’uncinetto.
è membro attivo dell’associazione Decoupage International, che si occupa dell’imbrattamento sistematico di ogni superficie, liscia o porosa. l’attività di impiastricciamento è vista dall’associazione come atto di protesta nei confronti dell'alienazione del singolo nella società moderna e della mancanza di diritti civili in gran parte del mondo. fa anche parte della trojka delle sfrangicoglioni senza frontiere e le voglio proprio tanto bene.

stamani mi ha chiamato dal Cinquale, amena località sulle coste versiliesi, perché la andassi a prendere. le ho chiesto delle condizioni metereologiche, visto che, se pioveva, poteva pure prendersi un bel trenino comodo comodo e io mi risparmiavo due ore di macchina. mi ha assicurato che al mare c'era bel tempo, che avrei preso di sicuro tanto sole e io, armata solo di un bikini, un misero copricostume, gli infradito e il mio inseparabile asciugamano dell'Inter (sempre sia lodata) sono partita.
le avvisaglie si sono iniziate a notare a San Miniato, dove il cielo è improvvisamente diventato color piombo scuro. ad aggravare la situazione è arrivata una bella coda di quaranta minuti all'altezza di Santa Croce sull'Arno, ridente cittadina famosa per le concerie e per il puzzo di cadaveri in putrefazione. come se tutto ciò non bastasse verso Montopoli Valdarno è pure iniziato a piovere come Dio (o chi per lui) la mandava. non ho bestemmiato solo perché ho fatto l'asilo dalle suore.
per farla breve per andare da Empoli al Cinquale (tragitto che di solito si sbriga in cinquanta minuti) ci ho messo tre ore. scendo di macchina, mi bagno da capo a piedi, non scivolo perché mi aggrappo tipo Tarzan a un salice e me la vedo seduta in giardino. che ride con la sua bocchina a cane e lo sguardo da ci-hai-creduto-testa-di-velluto e pure un po' da ti-ho-fregato-testa-di-pugilato. non le ho tirato una martellata in testa solo perché è l'unico elemento ancora in vita della mia famiglia biologica. ma ho sentito fortemente la vocina che quando ero piccola mi ripeteva di ucciderla, così potevo sposare suo marito. senza nemmeno fiatare l'ho infilata in macchina e mi sono sciroppata l'ora e mezza di viaggio di ritorno, con lei che continuava petulantemente a ripetere che se aspettavamo dieci minuti la tempesta sarebbe passata e avrei potuto tranquillamente prendere il sole. meno male che su "Primavera di Praga" si è addormentata sussurrando "che palle questo Guccini, ma sono tutte uguali".

ora ne ho le prove: sono stata comprata. come cantava Rita Pavone? datemi un martello...

5 commenti:

Anonimo ha detto...

emerge un'altra volta il complesso di Elettra, cosa che ti accomuna a un emergente autore spagnolo....

Anonimo ha detto...

Conosco questa signora, so che il suo nome è "Carla" e che è toscana, ma non è tutto: un personaggio tale merita un commento fenomenale! Anche se la foto parla da sola, mi permetto di aggiungere un mio contributo personale e dare conferma delle meravigliose virtù di questa donna così stupefacente. Carla non manca mai di far sorridere e mettere allegria in ogni situazione, ironica e gioviale ha l'innata capacità di divertire e divertirsi semplicemente essendo se stessa ed è questo che fa di lei un personaggio vero, sincero e divertente, saturo di buon umore, vivo e ridente come si presenta in foto, attiva e solare merita un 10+ per la sua personalità!

Anonimo ha detto...

Marco, te la regalo!

Anonimo ha detto...

Di mamma ce n'è una! Grazie a Dio dirà un giorno mia figlia, ma oggi reduce da un mese in California mi ha portato l'Oscar alla Best Mom (a quando la foto sul blog?) Per fortuna per sposare suo padre non deve uccidermi, dato che siamo divorziati. Ma Giuro, come la mia omonima, sulla terra di Tara, che mai, dico MAI, le chiederò di venirmi a prendere in vacanza!

omfaloscopia ha detto...

Bentornata!!! E bentornata pure allo splendore in miniatura :-)