10 giugno 2007

Parole, parole, parole

Dicevo l'altro giorno che le parole sono importanti. Molto. Sono pietre e possono far male a chi le dice senza brutte intenzioni, a chi le ascolta con le migliori intenzioni, a chi ci ride perché ha capito e a chi le sente per sbaglio e ci ricama sopra.
In questi giorni mi sembra di essere protagonista di una bruttissima commedia degli equivoci. In cui i cattivi sono vestiti da buoni, i buoni sono vestiti da cattivi e soprattutto i buoni non si capiscono tra loro, né si riconoscono come tali.
Beniamina e il suo ego dilatato si scusano. E non a prescindere, ma solo con certe belle persone, che le vogliono bene e a cui lei vuole bene. Molto. A entrambi in maniera completamente diversa, ma molto.

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