Ci sono dei duri in giro. Duri soprannominati dai vicini Marlon Brando (e in effetti somigliano più al Marlon Brando di Fronte del Porto che non alla madre).
Questi duri a due mesi rifiutano la tetta, perché è da bambini piccoli, a quattro pretendono la pappa, a otto vogliono mangiare da soli e unicamente cose da mordere e masticare. Questi duri a un anno vogliono andare al parco non sul passeggino, ma tenendo per mano chi li accompagna (vediamo ancora per quanto), non vogliono baci, né il ciuccio in pubblico, ascoltano Mozart e i Manowar, non sopportano troppe moine da parte di nonne e zie e, quando la mamma se ne va, la salutano con un cenno del capo.
Stamani la casalinga disperata si è messa a passare l'aspirapolvere (cosa che fa di rado, visto che in genere ci pensa il dring, memore del suo passato filippino). Il duro era in un angolo, seduto sulle ginocchia, e ballettava (ma non troppo, è pur sempre un duro) al ritmo di "Sex Bomb", passato alle 9 dalla radio spagnola (la genetica non è un'opinione, evidentemente). Quando l'aspirapolvere è arrivato dalle parti del duro, che fino ad allora era rimasto impassibile e non aveva mostrato l'unico segno di cedimento che si permette, il labbrino, la casalinga disperata si è accorta che stava tremando. Col terrore negli occhi, il duro tremava, ed era bellissimo, forse addirittura più del solito. La casalinga l'ha preso in braccio, l'ha stretto forte forte, però non troppo a lungo, è pur sempre un duro, ed è passato tutto.
E Marlon Brando è sempre lui.
16 giugno 2007
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6 commenti:
Che occhi! Che ci ha messo lo zampino Antonio Banderas?
Arancio, è tutto il babbo. Identico, occhi compresi. Ma il dring ha lo sguardo da buono. L'espressione mariuola (per non dire stron*a) è, insieme ai piedi, una delle pochissime cose che ha preso da me.
E' di un bello, 'sto Marlonbrandino, ma di un bello. Diventerà uno sciupafemmine incredibile :-)
lise, lo è già. da 0 a 90 anni, pendiamo tutte dalle sue labbra. terrrrrrribile.
questo post è splendido, chiara: potresti creare un genere letterario nuovo, sull'autoironia dell'essere mamma! E il Brandino è troppo simpatico... : )
Cara Bitrix, visti i libri che vengono pubblicati in Italia, mi sta davvero venendo la voglia di scriverne uno. Non sono un genio della letteratura, ma sarebbe davvero difficile fare di peggio.
Essere mamma è una gran bella esperienza, soprattutto se si ha il coraggio di non farla diventare l'unica ragione di vita. E poi, secondo me, bisogna davvero poter ridere di tutto, in primo luogo delle cose serie.
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