03 giugno 2007

Libertà e palloncini colorati

Ieri l'altro ero a Pisa insieme a quella che è stata a lungo la mia allieva preferita ai tempi in cui insegnavo all'Università. Mi sconvolge pensare che si è appena laureata, lei che è stato il mio pulcino ai tempi delle Einführungen e delle Zwischenprüfungen. La mia turcocrucca preferita (ci accomunava la passione per Emre Belozoglu), la più bella fanciulla di Friburgo (e non perché si dice somigli a me), un'altra principessa senza scorta.

Le ho presentato il capoccione, si sono piaciuti moltissimo e il suo commento è stato: "Oh, Mensch, Chiara, sei mamma di una meraviglia. Sei MAMMA. Se me l'avessero detto l'ultima volta che ci siamo viste, giusto due anni fa, non ci avrei creduto. Te ne sei andata via tenendo in mano un palloncino a forma di cuore. Anzi, quel palloncino te l'eri legato all'orecchio."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ecco, già mi parafrasi paolo conte...
e poi tutto il resto..
io chè son fragilina mi commuovo. splendido quel palloncino a forma di cuore, me lo compro alla prossima Luminaria e me lo lego all'orecchio pur'io

Anonimo ha detto...

za' già ci vedo lì sul ponte a San Ranieri, coi cuori all'orecchio, le piume sul cappello e tutte quelle lucine colorate.
e due gelati al limon, gelati al limon, gelati al limon...

Anonimo ha detto...

ma che due donne immense.
pensa te.

Anonimo ha detto...

immensità, spalanca le tue braccia...

(no, Don Backy, no)