09 giugno 2007

Capre e cavoli



Consiglio la saga della famiglia Malaussène a chiunque non la conoscesse. E anche a chi la conosce già, a volte, non farebbe male rileggerla, questa storia di una tribù assurda e meravigliosa, che fa meraviglie con le parole e sogna.
Il capofamiglia, Benjamin, di professione fa il capro espiatorio. Quando qualcuno non sa a chi dare la colpa, o quando nessuno se la vuole prendere, entra in scena lui, che si prende parolacce e insulti per mestiere.
Lui lo fa perché ha una famiglia enorme da mantenere, e perché lo pagano bene.
Lui.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

bella professione. devo farci un pensierino. credo che in italia ci sia un buon mercato. voglio dire: la trovo "spendibile".

Anonimo ha detto...

Ho e ho letto tutto ciò che è uscito di Pennac, anche i due libri per bambini.
"Come un romanzo" mi ha confortato su molti aspetti della lettura, ma il mio preferito resta "Signori bambini"

Benni ha detto...

adoro Benjamin Malaussene, un mito assoluto, un anti-francese oserei dire, fantastico!
baci baci

Anonimo ha detto...

anch'io ho (avevo, purtroppo ho la tremenda abitudine di prestare i libri alle persone sbagliate) e ho letto tutti i libri di Pennac, e lo adoro (anche perché tremendamente antifrancese, brava Benni!). non ne ho uno preferito, li amo tutti. l'unico che mi piace meno è uno degli ultimi, "Ecco la Storia", gli mancano i Malaussène!