14 maggio 2007



nella vita, in genere, succedono delle cose che voi umani non potreste nemmeno immaginare. a me in questi giorni torinesi è successo davvero di tutto.
per esempio di essere, insieme alla mia bionda metà Crita, la star della fiera. giravano voci insistenti sul fatto che fossimo state salvate dalle insidie del quartiere magrebino grazie all'intercessione del don chisciotte de noantri presso alte sfere nerocelestiali. da un tugurio in san salvario, con migliaia di occhietti puntati sul portafogli e non solo, a un paradisiaco bed&breakfast gestito da un'ex-manager con velleità artistiche, occhi maliardi e gambe chilometriche, situato in via Mancini (senza ciuffo pettinato e sciarpa) e consigliatoci da qualcuno che di cognome faceva quasi Moratti.
oppure di restare folgorata dalla bellezza, la bravura, l'intelligenza e la naturalezza di Susanna Basso e dallo splendore inneffabile della sua amica Holyross. donne così non si possono nemmeno invidiare, meritano solo amore ed energia positiva.
o di scoprire che Diliberto è un fervido lettore, oltre che un bell'uomo. che ha il coraggio di mettere le Clark's (seconde, nel mio Olimpo dell'abbigliamento maschile, solo ai completi di velluto) e un nascente fan-club tutto meno che virtuale.
o di rintracciare per puro caso l'ultimo esemplare di bradipo biondo (pittato). non si è estinto, è vivo e lotta (lentissimamente) con noi.
o di obbligare i miei compagni di viaggio a rivedere per ben tre volte la scena dell'addio all'aeroporto di Casablanca (non sarò su quell'aereo... Se tu restassi, un giorno saresti presa dal rimorso. Non oggi, forse nemmeno domani, ma presto o tardi, e per tutta la vita. Noi avremo sempre Parigi. Ne avevamo perso qualcosa, finché non sei arrivata a Casablanca. L’altra sera ne abbiamo ritrovato una parte. Ilsa, le cose da eroe non mi piacciono. Ma tu sai bene che i problemi di tre piccole persone come noi non contano in questa immensa tragedia. Un giorno capirai…). sniff sniff.
o di scoprire che Guccini è carnascialesco in senso Bachtiniano (ronf... zzz...) senza saperlo né volerlo, che le sue non sono canzoni, ma poesie (è possibile che una che scrive un libro sul Maestro non abbia mai ascoltato L'Avvelenata?) e che i suoi testi sono stati forzatamente politicizzati dalla stampa (tutto ciò con l'avallo del direttore di Tv, Sorrisi e Canzoni, è come se facessero firmare a me la biografia autorizzata di Luciano Moggi).
o di incontrare tante facce vecchie e nuove, qualche cerebroleso, tanti amici più o meno virtuali, di ricredersi in un senso o nell'altro su un paio di colleghi e di essere definita mitomane.
tutto sommato, una bella esperienza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

voglio anch'io l'indirizzo del bed & breakfast! Vedervi è stato bello, bellissimo, que suerte aver incrociato i destini di persone così talentuose e simpatiche.
Mi è mancata la Feather, però, con lei sarebbe stato proprio un cerchio perfetto

Anonimo ha detto...

Grazie Holyross, per le tue luminose parole, ancor di più per me, perché il mio cammino in terra traduttoria è strettamente legato ai giorni passati insieme in terra anglofona, che tanto mi hanno insegnato - e tante belle persone mi hanno regalato. Basti l'esempio di Chiara Jolie, la mia compagna di avventure pseudo-noir in terra torinese. Spero davvero di poter replicare presto - e che Feather sia con noi a chiudere il cerchio.

Anonimo ha detto...

Perche non:)