18 dicembre 2006

Discanto

di acqua e di respiro, di passi sparsi
di bocconi di vento, di lentezza
di incerto movimento, di precise parole
si vive di grande teatro, di oscure canzoni
di pronte guittezze si va avanti
di come fare, di come dire
di come fare a capire
di alti, di bassi battiti del cuore
fasi della luna e ritmi della terra
di intelligenza, di intermittenza
si vive di danze, di ballo sociale
di una promessa, di un faccia differente
di mediocri incontri, di bellezze
di profumi ardenti, di accidenti
rotolando si gira, si balla, si vive, si fa festa quella, questa
si picchia forte col piede nella danza e si sbaglia il passo
si vive di fortune raccontate e di viaggiare
e si cammina stanchi
e di lavoro e opposizione e corruzione
si vive di lenta costruzione e di tempo che ci inchioda
e di diavoli al culo, di fianchi smorti, di fuochi desiderati
si vive di pane, di speranza di bere un vino buono per l'estate
rotolando si vive di discorsi leggeri, cori di maschere notturne
canto e discanto
e giù divieti
e oli sulla pelle
e sorrisi di fantasmi
e fantasmi fotografati
e giù campane annuncianti
si vive di sguardi fermi
di risposte folgoranti
di lettere partite che aspettiamo in cima al mistero di essere così soli.
di questo si vive e di tant'altro ancora
che inseguiamo come i cani respirando dal naso
per finire invece ancora sorridenti, ancora abbaianti di un dolore a caso.


...perché non c'è solo Guccini.

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