per una volta mi sento di poter tradire l'idolo omfaloscopico Lo Cascio.
Federica mi ucciderà, però in questi ultimi tempi ho un nuovo punto di riferimento nel panorama cinematografico italiano:
Giorgio Pasotti è carino, non bello per forza, bravo e non ha fatto solo fiction. ultimamente l'ho visto in due bei film
nel primo è un manager poco convincente che ha la forza di mettersi in gioco, nel secondo interpreta un timido custode di un museo del cinema, che si innamora e sogna.
magari nella vita sarà pure un ommemmierda, però i ruoli se li sceglie e li interpreta bene.
sì, perché l'uomo che si mette in gioco ha fascino, quello che sogna è il sogno di tutte noi, ma è quello timido che personalmente mi fa impazzire.
gli uomini timidi sono irresistibili.
mi piacciono perché tacciono, anche senza scomodare Neruda.
quelli che ti stanno ad ascoltare davvero.
quelli che hanno paura di farsi vedere.
quelli che hanno paura di farsi notare.
quelli che hanno paura di farsi sentire.
quelli che non parlano perché hanno troppo da dire.
27 luglio 2006
25 luglio 2006
23 luglio 2006
paranoie pre- e postpuerperali
durante i nove mesi della gravidanza, ho temuto fortemente di dover finire qui l'anno prossimo, invece sono già all'inseguimento dei cattivi, con tutta la rabbia di sempre e solo un po' di pancia in più, che per gli estimatori del genere può essere perfino sensuale.
il capoccia (il cui codice fiscale inizia magicamente per LLC) è ciccissimo. mangia, dorme come un angioletto e lancia dei do di petto da Cavaradossi solo quando ha fame.
credo di non meritarmelo questo bambino, ma sono felicissima di potermelo spupazzare.
grazie a tutti coloro che mi sono stati vicino in queste prime difficilissime settimane e mi scuso con tutti per non essermi fatta viva, ma ero occupata a sbavare dietro a mio figlio.
il capoccia (il cui codice fiscale inizia magicamente per LLC) è ciccissimo. mangia, dorme come un angioletto e lancia dei do di petto da Cavaradossi solo quando ha fame.
credo di non meritarmelo questo bambino, ma sono felicissima di potermelo spupazzare.
grazie a tutti coloro che mi sono stati vicino in queste prime difficilissime settimane e mi scuso con tutti per non essermi fatta viva, ma ero occupata a sbavare dietro a mio figlio.
20 luglio 2006
il fascino discreto del posto fisso
10 luglio 2006
capoccia is in the house!
07 luglio 2006
piccole soddisfazioni
notizia ripresa da Repubblica online:
CALCIO: EMPOLI VINCE COPPA DISCIPLINA, ROMA ULTIMA
Milano, 18:09
L'Empoli la vinto la Coppa Disciplina dell'ultimo campionato di serie A come squadra più corretta. La classifica tiene conto dei falli commessi, delle ammonizioni e delle espulsioni. I toscani hanno preceduto Chievo e Siena. La squadra meno corretta è la Roma, preceduta da Reggina e Lecce. In serie B, la squadra che ha dimostrato più fair play è stato il Rimini, mentre la fallosa è stata il Catania.Milano, 18:09
alla faccia di Galliani.
06 luglio 2006
amarcord mondiale 2
un altro nitido ricordo è legato al mondiale in USA.
mi ero appena trasferita in Germania e, come tutti gli italiani che si trovano all'estero durante una manifestazione sportiva, sentivo l'attaccamento ai colori azzurri più forte del solito. arrivai addirittura a tifare Italia contro una squadra proletaria come la Nigeria (che non era ancora la squadra di Nwanko Kanu e Taribo West, lì avrei vacillato) .
la sera della vittoria nei quarti contro la Spagna (Rudi, ho controllato, stavolta gli avversari sono quelli giusti, ricordo anche l'"hijo de putaaaaaa" urlato a Tassotti da quel figaccione di Luis Enrique col naso sanguinante) siamo andati a fare i caroselli in centro a Friburgo. la Germania era appena stata eliminata dalla Bulgaria di Stoichkov e a far casino eravamo solo italiani. studenti Erasmus, cervelli in fuga ed emigranti.
l'immagine indelebile di quella partita è un vecchietto sui settanta-settantacinque anni, in mutande e canottiera, avvolto in una bandiera tricolore che urlava: "tedeschi connuti, connuti, connuti!". ribadisco, avevamo vinto contro la Spagna, i tedeschi non c'entravano proprio, ma lui continuava a urlare solo quella frase.
è per lui e per chi come lui ha sofferto le pene dell'inferno emigrando in Germania negli anni '60 e '70 che l'altra sera ho gioito. in maniera contenuta, ma ho gioito.
un po' meno ha gioito il mio cane, spaventato da tutto quel baccano che sotto casa mia è imperversato fino alle 4 di mattina. del resto, anche se incrociato ben bene, è pur sempre un pastore tedesco.
mi ero appena trasferita in Germania e, come tutti gli italiani che si trovano all'estero durante una manifestazione sportiva, sentivo l'attaccamento ai colori azzurri più forte del solito. arrivai addirittura a tifare Italia contro una squadra proletaria come la Nigeria (che non era ancora la squadra di Nwanko Kanu e Taribo West, lì avrei vacillato) .
la sera della vittoria nei quarti contro la Spagna (Rudi, ho controllato, stavolta gli avversari sono quelli giusti, ricordo anche l'"hijo de putaaaaaa" urlato a Tassotti da quel figaccione di Luis Enrique col naso sanguinante) siamo andati a fare i caroselli in centro a Friburgo. la Germania era appena stata eliminata dalla Bulgaria di Stoichkov e a far casino eravamo solo italiani. studenti Erasmus, cervelli in fuga ed emigranti.
l'immagine indelebile di quella partita è un vecchietto sui settanta-settantacinque anni, in mutande e canottiera, avvolto in una bandiera tricolore che urlava: "tedeschi connuti, connuti, connuti!". ribadisco, avevamo vinto contro la Spagna, i tedeschi non c'entravano proprio, ma lui continuava a urlare solo quella frase.
è per lui e per chi come lui ha sofferto le pene dell'inferno emigrando in Germania negli anni '60 e '70 che l'altra sera ho gioito. in maniera contenuta, ma ho gioito.
un po' meno ha gioito il mio cane, spaventato da tutto quel baccano che sotto casa mia è imperversato fino alle 4 di mattina. del resto, anche se incrociato ben bene, è pur sempre un pastore tedesco.
05 luglio 2006
te c'hanno mai mannato?
stamattina mia madre mi sveglia tutta contenta per dirmi che su non so quale radio locale c'è la rubrica "un vaffanculo al giorno". vi lascio indovinare chi erano i protagonisti di oggi, 5 luglio, giorno dopo la semifinale del mondiale di calcio.
la mia prescelta per il vaffanculo di oggi però è gisele bündchen. non per il cognome tedesco, ma perché la modella, che in realtà è brasiliana, a venticinque anni dice di sentirsi vecchia e brutta. come si può bene vedere dalla foto, d'altronde...
la mia prescelta per il vaffanculo di oggi però è gisele bündchen. non per il cognome tedesco, ma perché la modella, che in realtà è brasiliana, a venticinque anni dice di sentirsi vecchia e brutta. come si può bene vedere dalla foto, d'altronde...
a gise', comincia a prende la rincorsa che te ce mannamo in coro. e con la mano alzata.
e senza passare dal via.
ps: da notare la configurazione laocoontica di spettatori in prima fila con le mani posizionate in strane zone di corpi altrui.
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