01 febbraio 2006

il mio banalissimo mondo onirico

che palle i miei sogni! stanno diventando troppo monotoni, troppo scontati e facili da interpretare. l'altra notte ho sognato che ero in un aeroporto e non riuscivo a trovare il banco per fare il check-in e avevo paura di perdere l'aereo. stanotte ho sognato che era stato introdotto un cambiamento nel calendario del 2006: dopo il mio compleanno si sarebbe passati direttamente al 2007.
dai, inconscio, puoi fare di meglio, su! stanotte ce la metterò tutta per sognare qualcosa di un po' più fantasioso e complesso. vi farò sapere...

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Se vuoi ti cedo parte del mio fantastico e variegato mondo onirico, ma non so se fai un affare ;-)

Anonimo ha detto...

sì, per piacere, dammi un tuo sogno, anche quello più scamuffo. non si può andare avanti così: stanotte ho sognato che mi davano da tradurre un libro molto voluminoso.

Anonimo ha detto...

io invece, per quel poco che er capoccia mi ha fatto dormire, ho sognato che facevo il bagno nell'oceano circondata da squali e pensavo tutto il tempo al fatto che il Milan non mi ha ancora confermato l'interpretariato del 5 marzo. sto parecchio male, vero?

Compagno di pranzi e cene ha detto...

I sogni sono sempre belli...e poi meglio fare sogni banali che incubi terribili

Anonimo ha detto...

Concordo con il compagno di merende. Per questo dicevo che prendersi i miei sogni non conviene!

Edward Phelan ha detto...

Feathery dreamer, se vuoi ti cedo i miei... Sono popolati di uomini bellissimi :-)

Edward Phelan ha detto...

Cioè non tutti i miei, solo qualcuno, per amicizia... Sennò finisce che io mi ritrovo a sognare che traduco un libro molto voluminoso mentre aspetto per 8 ore il mio aereo all'aeroporto di Heathrow, per poi venire accolto a bordo da una hostess venezuelana in boa di struzzo rosso...

Anonimo ha detto...

sai cosa mi chiedevo? (ho intenzione di scrivere una tesi sui sogni....), mi chiedevo: ma cosa vogliono DAVVERO dire/dirti quei sogni?
Quest'anno ho seguito un corso bellissimo di lavoro sui sogni in gruppo. La pratica è la seguente:
un componente racconta il suo sogno, semplicemente le azioni, non aggiungendoci nessun commento personale, senza esplicitare le sue interpretazioni o i possibili legami con la realtà. I membri del gruppo ascoltano in perfetto silenzio e registrano quello che provano a livello fisico, emotivo, mentale. Proprio del tipo... quando hai detto la parola aeroporto ho sentito un formicolio all'orecchio destro, oppure il check-in mi ha fatto pensare a quella volta che..., e ancora: sentendo "paura di perdere l'aereo" ho provato un senso di angoscia (o ilarità o... insomma quello che si prova). E a turno si danno questi rimandi al sognatore SENZA tentare alcuna interpretazione. Il conduttore del gruppo, che è un terapeuta esperto in questo metodo, inventato da H. Sausgruber (probabilmente una reincarnazione di Artemidoro), racconta per ultimo le sue sensazioni, pensieri ecc e spiega magari le ventuali somatizzazioni, o i simboli apparsi nei rimandi del gruppo, o molte altre cose che adesso non saprei neppure più rammentare. A questo punto il sognatore dice ai compagni quali delle loro affermazioni gli sono parse consonanti e quali dissonanti rispetto al suo vissuto del sogno e poi procede a ri-raccontare il sogno questa volta aggiungendo i particolari personali che gli paiono più opportuni, e, se lo vogliono, i componenti del gruppo possono fare domande, poi si passa a un altro giro di condivisioni e il conduttore wraps up the evening, perché nel frattempo sono passate almeno 4 ore (in un gruppo di 10/12 persone)a volte solo con un frammento di sogno e neppure un sogno intero.
E' un'esperienza incredibile, di grande potere terapeutico per TUTTE le persone coinvolte, non solo per il sognatore.
Mentre seguivo questo corso/seminario (non so come definirlo) ho anche provato a dipingere il sogno che avrei portato al gruppo... è stata un'esperienza bellissima!!!
Se vuoi sogni "migliori", Feather, ti consiglio un'ametista nella federa del cuscino (da non mettere poi in lavatrice con la federa), e il mantra: IL SOGNO E' IL MIO MAESTRO prima di chiudere gli occhi

Anonimo ha detto...

be', questi sogni vogliono dirmi: sei stanca, sei in ansia perché ti sembra che il tempo ti sfugga di mano. il fatto è che già lo so, non è una gran rivelazione.
ecco, io vorrei che ogni notte mi arrivasse una rivelazione, lo svelamento di qualcosa che non capivo, che non volevo vedere, una verità scomoda che non riesco ad accettare, o una porta aperta che mi era parsa chiusa. lo so, sono esigente col mio inconscio, ma è giusto che sia così.
per quanto riguarda l'ametista non sai quanto ci sei andata vicina: la pietra per questo periodo della mia vita è l'ametrino, il frutto dell'accoppiamento di ametista e quarzo citrino.
ancora non sono riuscita a procurarmelo. ma presto sarà sotto il mio cuscino. mi aspetto grandi cose da lui. e dal mio inconscio!