11 febbraio 2006
fenomenologia dell'unamo
C'era una volta... Un re! diranno subito i nostri piccoli navigatori... No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un unamo. È perfettamente inutile che i nostri amici affetti da maestrinite acuta cerchino questo termine in Google o sul De Mauro, l'unamo non è lì, ma dentro ognuno di noi. Nel profondo, nell'intimo, nel subsuperconscio (con scappellamento a sinistra, ovviamente). È un biscione di sei-sette metri (dalla foto potete dedurre che è nerazzurro, quindi niente battutacce in senso politico-televisivo, perché vi scateno contro l'unamo di Materazzi e quello, perfido, di Belozoglu Emre) e rappresenta la forza più intima e vitale che ognuno di noi ha. Certo, a pensarci bene, tra il budda e l'unamo di sette metri, dentro di noi ci deve essere proprio un bel pigia-pigia. Comunque, il compito che affidiamo oggi ai nostri bravi lettori è il seguente: cercate l'unamo dentro di voi e parlateci del viaggio, dell'incontro, dello scontro e del superamento. Sempre che lo troviate, visto che solo i più degni riescono a vederlo.
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7 commenti:
ma se mi concentro sull'unamo che è in me e lo scateno, riesco a liberarmi dalla maledizione di questi giorni? qualsiasi cosa, ripeto QUALSIASI cosa io organizzi per rilassarmi e ricaricarmi un po' va in fumo. l'unamo può fare qualcosa in proposito?
la risposta è dentro di te, accanto al budda e a sinistra dell'unamo. ed è giusta.
potresti provare a organizzare una bella ruzzolata sul prato con un unamo quasi nordico
va be va be vadso a letto notte (ops mattina)
aj
invece di andare a valle, andrebbe a monte pure quella.
ah ah ah.
come mi vengono così cretine?!?
a valle a monte famolo strano
ah ah ah
risposta alla tua domanda
probabilmente magnamo le stesse cose
cretino aj
l'ho trovato il mio biscione personale, però il mio unamo è bianconero
certo, visto così fa venire più che altro voglia di farsi prescrivere un antiparassitario
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