02 dicembre 2005

everything which is yes

oggi è stata una giornata pesante
di una settimana pesante
di un mese pesante
di un anno pesante

e quindi mi dedico quella che forse è la mia poesia preferita in assoluto. per ricreare gli equilibri, riacquistare l'energia persa. potrei sfogarmi mandando affanculo il mondo intero. ma come c'insegna l'amica crita, la bruttezza genera solo altra bruttezza. chi vuole bellezza deve crearla. e allora grazie a tutte le persone gentili. grazie a chi sa avere riguardo per l'altro. grazie a chi sorride, anche senza motivo. un motivo c'è sempre. grazie a chi si accorge quando ha fatto la pipì fuori dal vasetto e chiede scusa. grazie a chi capisce la potenza delle parole e sa calibrarle. grazie a chi sa dire grazie. grazie a chi mi vuole bene. grazie a rothko. grazie a e.e. cummings.


i thank You God for most this amazing
day:for the leaping greenly spirits of trees
and a blue true dream of sky;and for everything
wich is natural which is infinite which is yes

(i who have died am alive again today,
and this is the sun's birthday;this is the birth
day of life and love and wings:and of the gay
great happening illimitably earth)

how should tasting touching hearing seeing
breathing any-lifted from the no
of all nothing-human merely being
doubt unimaginable You?

(now the ears of my ears awake and
now the eyes of my eyes are opened)

19 commenti:

Anonimo ha detto...

Prego e prego!

Anonimo ha detto...

t.o. ti sposerei! mi sa che in questa vita non possiamo. ti prenoto per la prossima.

Anonimo ha detto...

Eppure sappiamo:
anche l'odio verso la bassezza
distorce i tratti del viso.
Anche l'ira per le ingiustizie
rende la voce rauca. Ah, noi
che volevamo preparare il terreno per la gentilezza
noi non potevamo essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuto il momento
in cui l'uomo è amico dell'uomo
ricordate noi
con indulgenza.

Anonimo ha detto...

Chi parla male pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste, le parole sono importanti.

Anonimo ha detto...

Grazie!

Anonimo ha detto...

prego e prega per me, don ross. è un po' come il perido del post dei cugini di campagna. riproviamo con l'esperimento. all'epoca ha funzionato.

Anonimo ha detto...

Venne quello che amavo,
quello che invocavo.
Non quello che spazza cieli senza difese,
astri senza capanne,
lune senza patria,
nevi.
Nevi di quelle cadute da una mano,
un nome,
un sogno,
una fronte.
Non quello che alla sua chioma
legò la morte.
Quello che io amavo.
Senza graffiare i venti,
senza foglia ferire né smuovere cristalli.
Quello che alla sua chioma
legò il silenzio.
Senza farmi del male,
per scavarmi un argine di dolce luce nel petto
e rendermi l'anima navigabile

Anonimo ha detto...

Pourque ne pas jouer le jeu de la prière?
Dieu vous a tout donné de ce qui fait sa joie:
Vous êtes de la terre et bien plus de sa grâce,
Vous êtes chair et sang mais aussi de sa race.
Vous êtes son image et le corps de son Verbe.
Pourque ne pas jouer le jeu de la prière?

Anonimo ha detto...

grazie anche da parte mia

Anonimo ha detto...

anvedi! anche jk ha il blog! subito tra i preferiti di omfaloscopia.

Anonimo ha detto...

grazie, per la bellezza delle tue parole. per la dolcezza dei tuoi pensieri. per la forza nella tua stanchezza. per la fantasia nei tuoi occhi. grazie, grazie, grazie!!!!!

Anonimo ha detto...

How we dare to be dreamers
How we dare to go on
This one mystifies us
And so the dream goes on

Brought back to earth today
Brought back
Swept out
And washed away.
I feel like running away
But I feel tired

I feel like hiding away

Anonimo ha detto...

oddio, se solo sapeste che è stato frutto di uno sbaglio....!!

mi perdonerete??

Anonimo ha detto...

ormai è troppo tardi. buaaahh ahh ahh buaaahh ahh ahh (risata diabolica)

Anonimo ha detto...

Tu sei una persona bellissima. E non dar retta a chi dice il contrario. Perché vede in te solo la bruttezza che è in lui.

Anonimo ha detto...

grazie, chiunque tu sia. a volte sono le cose più inaspettate, più apparentemente sciocche a farci male. come un insulto immotivato da un passante per strada, una parola sgarbata in un ufficio pubblico, un commento fuori luogo. quando si è stanchi, quando le difese sono basse tutto ci può ferire, e un'inezia può far vacillare l'equilibrio che a fatica si è cercato di raggiungere a dispetto delle avversità della vita molto più grandi. una folata di vento e casca tutto. quindi grazie a chi sa dare carezze al momento giusto, grazie a chi capisce le parole possono ferire e possono anche guarire.

Anonimo ha detto...

Ti dico grazie anch'io perché penso che quello che si fa in questi blog amici sia uno degli usi migliori che si possa fare di internee. E grazie perché condividi la tua sensibilità con gli altri. Non temere gli attacchi di chi non capisce, è il rischio di aprirsi, ma ne vale la pena! Ti posto una poesia che rivela il bello dell'essere iper-sensibili: certo, si soffre, ma a volte dopo una lacrima ci si rivelano epifanie che gli altri non colgono.

Specchio
(S. Quasimodo)

Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul botro.

E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.

Anonimo ha detto...

esercizio di disidentificazione:

io ho un corpo, ma non sono il mio corpo;
ho delle emozioni, ma non sono le mie emozioni;
ho una mente, ma non sono la mia mente;
io sono un centro che ama e che vuole

... e aff***o a tutti quelli che non la pensano così (che può essere il classico aff** ma anche il meno classico affetto, anche se l'affetto è un po' affettato come sentimento, preferisco l'amore)

Anonimo ha detto...

grazie bitrix. ho imparato una parola nuova oggi: botro. la sfoggerò con nonchalance alla prima occasione.

grazie ross. vorrei aggiungere: io ho uno specchio nel bagno di casa mia ma non sono quella persona che da lì dentro mi guarda con gli occhietti semichiusi la mattina presto.

ogni volta che mi viene di dare un giudizio definitivo su qualcuno penso alle parole di simone weil, il mio idolo dei vent'anni (ebbene sì): chaque être crie en silence pour être lu autrement.