18 settembre 2005

lo cascio nel cuore

ieri sera, supportata dalla cinese più alta (e col cognome più bello) del mondo, sono andata a vedere La bestia nel cuore. 7 euro davvero spesi bene, anche se il film non è un capolavoro. tocca, arriva, smuove, piace pure, ma non è una meraviglia.

peccato, perché è difficile da credere, ma Giovanna Mezzogiorno e Alessio Boni riescono a fare ciascuno tre - dico tre - espressioni diverse (una triste, una allegra e una arrabbiata), un record per entrambi.

stonano un paio di personaggi non proprio azzeccati (un regista impegnato costretto a dirigere soap - ma non sarà mica quello pro-casalinghe di Voghera? - una Silvia Rocca troppo, troppo cieca e una madre non madre), l'ennesima scena della Mezzogiorno che fa jogging in un parco romano e che viene tradita dal compagno mentre è incinta, il ritmo in certi punti un po' lento.

eccezionale è invece Angela Finocchiaro, cui sono affidati (con successo) gli spunti comici. da apprezzare è il fatto che il film affronta argomenti troppo spesso trascurati dal cinema, come la violenza familiare, l'handicap, l'omosessualità e la mancanza di comunicazione. il messaggio non è scontato, è un invito a conoscersi meglio e a trasmettere agli altri ciò che si ha dentro, per affrontare al meglio la vita.

su tutto e su tutti svetta Luigi Lo Cascio. è invecchiato e imbruttito (ce n'è voluto, ma ce l'hanno quasi fatta, bravo il truccatore), non è l'eroe senza macchia e senza paura dei Cento passi, compare solo in poche scene, ma giganteggia con la sua delicatezza. fa il ricercatore (e questo già basterebbe a determinare lo squallore del personaggio), un cervello in fuga chiuso, complessato, angosciato, oberato da un passato pesante. ma ama sopra ogni cosa e riesce a mettersi in discussione. standing ovation.

dopo averci fatto amare i siciliani che pagano il bollo come Peppino Impastato, addormentare (sì, anche me, fan numero uno) ne La luce dei miei occhi, diventare tutti gay ne Il giorno più bello della mia vita, rivivere trent'anni di storia ne La meglio gioventù, amare Gianni Morandi in Mio cognato, immedesimare con Moretti (Mario, non Nanni) in Buongiorno notte, voler bene anche a chi non sa amare ne La vita che vorrei e apprezzare gli sgozzamenti in Occhi di cristallo, ne La bestia nel cuore llc ci fa innamorare (platonicamente, sia detto) di sé.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao...sono venuta a conoscenza del tuo blog attarverso Skype...potresti spiegarmi come si utilizza il programma? Non ci capisco nulla! Ah! Sono Francesca da Salerno...GRAZIEEEE!

omfaloscopia ha detto...

ciao francesca da salerno. come si usa QUALE programma?

Anonimo ha detto...

Sono daccordo con la recensione il film non diventerà un cult ma è comunque ben fatto e ottimamente interpretato. La standing ovation va però alle interpreti femnminili Rocca e Finnocchiaro.
Va bè che Lo Cascio e il super-divo ma anche gli umani se una volta recitano bene diciamolo. Eppoi la mezzogiorno ha due belle tette lo vogliamo dire o no?!?! Sarà invidia? Ai post la sentenza.
Stefino.

omfaloscopia ha detto...

Stefano, smetti di fare il bischero. La Rocca in questo film è falsa come un Giuda di plastica, si vede lontano un miglio che recita.
Le tette della Mezzogiorno sono due, come quelle di ogni donna, che c'è, non ne hai mai viste?
Lo Cascio invece non è un superdivo, è semplicemente meraviglioso.
Riparti per l'Uganda e rileggiti per bene Severgnini, che è meglio.

Anonimo ha detto...

Chiaro.
Si tratta d'invidia. :-)
Stefino.

Anonimo ha detto...

E dove la lasciamo l'amante peperina estroversa e davvero intrigante (bbona, insomma!)del compagno della Mezzogiorno???
Cmq il film è molto bello, peccato un po' femminista, infatti, guarda caso:
1)Chi è che casca nel peccato e va appunto con l'amante (che cmq gliela 'sbatte' sul viso...): lui, il povero attorino
2) Chi è che lascia una donna x una giovincella? il marito della Finocchiaro, come al solito, noi, gli uomini stronzi...
3) Chi è il bastardo pedofilo? il babbo della protagonista
Cmq, ripeto un film buono...ciao
g-cinefollia

Anonimo ha detto...

caro anonimo (o g-cinefollia è la tua firma?), io non ho ancora visto il film, e tra l'altro ti ringrazio per avermi rivelato dei particolari che immagino lo spettatore dovrebbe scoprire solo a un certo punto del film. comunque, leggendo quello che scrivi mi viene da chiedere: femminista de che? cos'è femminista? una donna tradita? una giovane e bona che la "sbatte sul viso" di uno, giovane e bono pure lui? il fatto che il padre della protagonista sia pedofilo? boh. faccio un po' fatica a vedere degli elementi femministi in tutto ciò. comunque, ripeto, il film non l'ho ancora visto. spero di rimediare presto e poi potrò dire con cognizione di causa.

omfaloscopia ha detto...

e della madre deficiente non dici nulla? anche lei sarebbe "femminista"?

la bbbona che la sbatte in faccia a bbboni, invece, mi sembra brutta come un ossesso e anche lui sembra davvero andarci solo perché non ha altro da fare. che lui non sia un genio è evidente, ma non ci vedo nulla di femministico.

ripeto, il film per me ha delle pecche, ma non è male. diciamo (senza essere di parte) che se non ci fosse lo cascio sarebbe molto più brutto.