11 aprile 2007
si stava meglio quando si stava peggio
penso di essere l'unica al mondo che rimpiange i tempi in cui si usavano i gettoni.
come si stava bene quando si stava male. dico davvero. che bello non poter essere rintracciati dappertutto e non poter dire sempre a tutti dove siamo e cosa facciamo.
il gettone aveva un suo perché. il colore inconfondibile, la forma un po' a bischero, lo riconosco. ricordo persino il suo sapore, devo averne succhiati diversi nella fase orale. e le facce degli stranieri che se lo ritrovavano in mano dopo un resto un po' così.
se eri in ritardo, era bello inventare scuse, allora avevi il tempo per studiarle nei minimi particolari. ed era bello non avere nessuno che si lamentava perché il tuo cellulare era sempre spento. era bello anche non doverlo cercare dappertutto, persino nella cesta dei panni sporchi. ed era bello non doverlo trovare, nemmeno nella cesta dei panni sporchi.
da venerdì ho un cellulare nuovo. a chi mi chiede quale, rispondo che è azzurro (a guardarlo bene, c'è anche un po' di nero, e forse in controluce si vede anche l'effigie di Moratti) e fa un sacco di musichine. a dire il vero, non è il mio cellulare ideale, quello sarebbe muto. anzi, dovrebbe dirmi solo una cosa: 'non ti ha chiamato nessuno'.
(mi si nota di più se non rispondo, o se rispondo e sto in disparte? comunque avevo detto MorAtti)
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4 commenti:
Vangelo, vangelo!
luuuuuuuuuuuuupuuuuus, che fine avevi fatto? ci mancasti molto. molto molto.
Com'ero bravo a inventare scuse... E ho conservato un gettone del telefono fra le cose più care.
a me andavano bene anche le schede telefoniche, certo ora non riesco neppure più a immaginarlo il mondo senza cellulare, grave!
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