13 gennaio 2006

paure infantili

l'altro giorno un mio amico, non immaginario, ma senz'altro sintetico, mi parlava di massimo ranieri. e a me all'improvviso è tornata alla memoria una cosa: io da piccola avevo paura di massimo ranieri. faceva un carosello della barilla, e a me, indifesa treenne, in quel carosello mi spaventava a morte. tanto che mia madre, per dissuadermi dall'aprire il frigorifero, ci mise dentro un ritaglio di giornale con la foto del cantante. avevo paura di giorgio gaber, di gianni magni dei gufi, di luigi vannucchi in a come andromeda, del telefilm ufo, della scatoletta della simmenthal che se la rovesci fa muu, di giorgio bracardi che ad alto gradimento chiamava patroclo, della mummia (mariangela melato che in mosè faceva la figlia morta di un faraone). tutti questi personaggi erano amici fra di loro e si riunivano per farmi paura meglio, di solito dietro l'armadio della mia camera da letto.

e voi ricordate le cose che vi facevano paura da piccoli? vi fanno paura ancora adesso? a me massimo ranieri ancora un po' sì.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

e devo anche fare una confessione. tanto ormai ho fatto più di una volta la figura della blasfema. ma questa cosa è proprio vera: avevo il terrore che mi apparisse la madonna.

Anonimo ha detto...

Concerning The Synthetic Unity Of Apperception


"Trash, trash!" the king my uncle said,
"The spirit's smoke and weak as smoke ascends.
"Sit in the sun and not among the dead,
"Eat oranges! Pish tosh! the car attends.

"All ghosts came back. they do not like it there,
"No silky water and no big brown bear,

"No beer and no siestas up above."
"Uncle," I said, "I'm lonely. What is love?"

This drove him quite insane. Now he must knit
Time and apperception, bit by tiny bit.

Anonimo ha detto...

da piccolo ero terrorizzato da Bernacca e infatti ancora oggi ho un rapporto un po’ inquieto con le previsioni del tempo.
Poi mi terrorizzavano i ratti. Brutto incontro ravvicinato a quattro anni
aj

Anonimo ha detto...

A quanto mi riferiscono, da bambina molto piccola -avrò avuo un anno - avevo paura della pubblicità del Nelsen piatti - quella della pila di piatti che cadeva fragorosamente a terra - e di Five, il pupazzo. Però dovete ammettere che era davvero bruttarello. E poi io sono da sempre antiberlusconiana.

Anonimo ha detto...

michèle, grazie della visita e bello il tuo blog. decisamente omfalocompatibile.

Anonimo ha detto...

Grazie ;-)

Compagno di pranzi e cene ha detto...

A me faceva paura Curzi :-D

Anonimo ha detto...

io avevo paura delle galline e di Bettega, che, con i capelli bianchi, mi sembrava vecchissimo

Anonimo ha detto...

a me faceva paura il carosello della biancheria zucchi, con uno (o una?) vestito tipo diabolik. invece il comandante straker lo adoravo, lui e il suo parrucchino.

Anonimo ha detto...

io avevo paura di una pagina di un volume dei Quindici, quello con i miti greci... nella pagina incriminata c'era un'immagine di Edipo di fronte alla Sfinge, e io aprivo la pagina piano piano, e sbirciavo...
Ada

Anonimo ha detto...

quello della sfinge dei Quindici deve essere unt rauma generazionale. me la ricordo anch'io, perfettamente.

Massimo Ranieri, invece, era uno dei miei amori segreti (insieme a Drupi, me ne vergogno ancora). E lo è stato per un bel po', aiutato anche dal fatto che ha interpretato Metello nell'omonimo film. e poi sembra il fratello bello di Gianni Morandi!

Anonimo ha detto...

io credo di dover confessare l'amore più vergognoso di tutti: a quattro anni ero innamorata di franco, il brutto dei ricchi e poveri. mi faceva tenerezza.

Anonimo ha detto...

Avere un fratello più grande di sette anni può essere un trauma, quando tu ne hai sei: lui è in piena adolescenza e può sfogare su di te le sue frustrazioni...
E quante paure!
Approfittandosi del fatto che io credevo a tutto (anche se a dire il vero è così ancora oggi) e anche del fatto che lo adoravo, mi ricattava principalmente in due modi:

1) Facendomi credere di non essere figlia di mamma e papà, ma di essere stata portata sulla Terra dagli Ufo, prova ne era la lucina che potevo vedere nei miei occhi guardandomi da vicino allo specchio. E giù pianti.

2) Spiegandomi per filo e per segno il testo di "The Wall" dei Pink Floyd (con tanto di illustrazioni da macellaio) e usando come ricatto terrificante: "Se lo dici a mamma, ti faccio ascoltare The Wall a tutto volume". Obbedienza estrema.

Ora lui è diventato un creativo pubblicitario (devo dire che era portato...) e io ancora oggi quando sento The Wall tremo. Altre paure non me ne ricordo.

Però in quanto amori televisivi vergognosi, cosa ne dite di Marco Bellavia che recitava nel telefilm di Kiss me Licia? Oh my..! Troppo outing :p

Anonimo ha detto...

massimo ranieri lo trovavo inquietanta anch'io. quando cantava gli si gonfiava mostruosamente una vena sulla fronte e io ero convinta che sarebbe scoppiata prima della fine della canzone.
una paura assoluta e paralizzante era quella per Belfagor, il fantasma del Louvre (e qui rivelo la mia "giovanissima" età...), che prima o poi, ne ero certa, sarebbe uscito di notte dal mio armadio. Vannucchi lo adoravo, e ne ero anche un po' innamorata.