14 dicembre 2005

doors of perception

ogni cosa che ci accade, anche la più piccola e insignificante, ha un messagio per noi. anche se, attenzione: tra l'epifania e la paranoia il passo è assai breve. oggi si è chiusa una porta nella mia vita. proprio una di queste qui accanto. ci sono rimasta malissimo per quindici minuti e poi ho pensato al forte significato simbolico di questa cosa e, aho, quella porta doveva proprio chiudersi. sicura che si apriranno portoni a iosa brindo a tutti voi col mio bicchiere di birra rigorosamente mezzo pieno.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

brava Feather, questi mesi in compagnia della buddista e della buzzicona ti sono serviti a qualcosa!
presto quel bicchiere sarà pieno del tutto, fino a strabordare. d'amore.

Anonimo ha detto...

deriva iperintimista. reggiamo la fronte all'ex toponomastico.

Anonimo ha detto...

Deriva? Quale deriva?
Un pezzo di legno ritorto dalla furia di subìti marosi va alla deriva, una bottiglia vuotata dall'arsura di un ingrato beone va alla deriva, una foglia staccata dall'miopia di un superficiale passante va alla deriva, ma un cuore retto, pieno e saldo, così come quello che sto imparando a conoscere, può essere portato dagli elementi solo se decide di spiegare le vele e farne la sua spinta. Con te può essere solo un'avventura in alto mare...
E nell'attesa che si apra il portone, ci sono, per quel che possono servire, le mie braccia aperte, .... e non servissero... i miei pugni serrati per battere e sfondare 'ste c**** di porte chiuse. Voglio proprio vedere se non si spalancano!

Anonimo ha detto...

intanto grazie omfaloscopiche stratopone per le belle parole e grazie a lupus. Se si tratta di sfondare porte sono un professionista. mi è appena arrivata la fattura dell’ultima.
A sentirci in giorni migliori quando e se avrò ritrovato la mia vena polemica.

Ps anche se ora non sono la persona più adatta feat sono convinto che ti si apriranno cascate del niagara di portoni e ora torno alla mia chimey

anonimo tristissimo ma un po’ meno depresso

Anonimo ha detto...

dalle mie parti si dice che quando una porta si chiude, si spalanca un portone.
nel caso da quel portone arrivasse qualcosa anche per me, avvisami!!!!

Anonimo ha detto...

assolutamente ross, sei la prima. anche tu tempo fa, ricordo, avevi detto che mi avresti messo da parte qualcosa, nel caso ti fosse avanzato.

per lupus, non ho parole, se non aspettami al prossimo giro, ché t'ho prenotato.

chiara, vi ringrazio. devo cominciare a darvi del voi.

e anonimo, spero proprio che le cose vadano meglio presto, ma preparati ché per la primavera stiamo pensando a un raduno omfaloscopico. ti vogliamo vedere superpimpante.

Anonimo ha detto...

anche la mia mamma, che è una minuscola napoletana quasi ottantenne, dice che 'si chiude una porta e si apre un portone'. e poi una porta ha sempre due lati. chi l'ha chiusa ha lasciato forse fuori te, ma si è chiuso dentro lui (o lei). e fuori... beh, fuori c'è un sacco da fare.

Anonimo ha detto...

mah, a volte le porte non ce le chiudono in faccia le altre persone, sono le circostanze della vita. che noi aiutiamo in qualche misura, certo. ogni giorno, ad ogni ora (per citare il pronipote peloso di ugo foscolo) succedono cose che ci invitano a riflettere su nostre abitudini o comportamenti più o meno senza senso. mi sono accorta oggi, grazie a una provvidenziale sfortuna (o meglio, grazie alla mia provvidenziale tendenza a procrastinare) che rischiavo di fare la fine di orfeo agli inferi, o della moglie di lot. proposito per l'anno nuovo: trasformare ogni sfiga apparente, ogni seccatura, in un'occasione di riflessione. ieri in treno per esempio mi sono trattenuta dal prendere a ombrellate sui denti un mio compagno di vagone, e sono partita da una serie di cazzate pronunciate da costui per meditare su cose molto interessanti e profonde. e quindi invece di provocargli il dolore fisico che meritava, alla fine l'avrei quasi ringraziato.

Anonimo ha detto...

Le porte si chiudono quando sappiamo che è tempo che si alzi la brezza fresca per portare qualcosa di nuovo. Spesso però succede che rimaniamo ad osservare quella porta che si sta chiudendo, come se fosse quello l'evento principale, la risposta alle nostre domande, quando magari il mondo che si apre si trova alle nostre spalle, al nostro fianco - o sotto i nostri piedi.
Basta guardarsi intorno. Senza essere fagocitate da quella piccola, in fondo rimpiazzabile, porta.

Anonimo ha detto...

Well I guess, everything dies, baby, that’s a fact
But maybe everything that dies someday comes back

Anonimo ha detto...

Forse sarebbe meglio se ci sforzassimo di badare meno alle porte che si chiudono e un po' di più a quelle che dovremmo aprire. Un racconto che mi ha cambiato la vita e ha spalancato il portone a una nuova me stessa è "La porta nel muro" di Wells. E' un po' difficile da trovare, perché fa parte di una raccolta di racconti fuori catalogo (come molti bei libri, ça va sans dire...), ma se puoi leggilo adesso, e vedrai! Un abbraccio : )

Anonimo ha detto...

eh eh, bitrix, l'ho trovato online in inglese. ora lo leggo. grazie!

Anonimo ha detto...

Si sono dette tante cose sagge, quindi mo' mi tocca pure a me: legge di natura. Nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma. Ciò che crediamo sia finito per sempre, ha cambiato forma e si è trasformato in qualcosa di cui forse il senso coglieremo solo poi. Ma al centro di tutto ci sei TU, e non dimenticarlo, le tue scelte. Le tue scelte trasformano il tuo mondo e te stessa. E imparare da ciò che ti succede intorno, è innanzitutto e senza dubbio una scelta.
Bene mo' che ho detto le cose serie penso a qualche bella mi+nc+hia+ta riparatrice!!!