13 settembre 2005

traumi infantili


(la bambola fanella, dal sito www.animamia.net)

"e siamo noi, che abbiamo intorno ai trent'anni" cantava locasciulli (un ceppo dei lo cascio emigrato in abruzzo?) in tempi in cui i trentenni mi sembravano vecchissimi e forse lo erano davvero. siamo noi che abbiamo decisamente più di trent'anni, dicevo, che abbiamo avuto dei giocattoli ben strani di cui si potrebbe parlare per ore e ore. uno di questi era la bambola fanella. chi se la ricorda? io me la ricordo bene. ha segnato la mia infanzia e la percezione della mia femminilità. la bambola fanella aveva i capelli neri e lisci come i miei, gli occhiali e anch'io ce li avevo, un neo sulla guancia destra, come me, un nome che iniziava con la f, come il mio. ma fondamentalmente la bambola fanella era racchia. tutti mi dicevano che mi somigliava. e io ci credevo. riuscite a imaginare cosa significa crescere con la convinzione di essere la bambola fanella? una bambola che non solo era meno femminile di un asse da stiro ma cantava, grazie a dei dischi che le mettevi nella schiena, canzoni deliranti. una di queste faceva "gianni morandi ha le mani grandi". e io la cantavo insieme a lei. ed è per superare questo trauma infantile che ho deciso di mettere sul mercato una nuova bambola: la brazipa ganza, che mi somiglia un po' di più di fanella e che se le metti un disco dietro la schiena ti dice "so' cognat'a gianni morandi".

(la brazipa ganza-cognat'a gianni morandi)

1 commento:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good