30 luglio 2005

pratiche solitarie

omfaloscopia 1, alias winona, alias la moglie del fantino, alias la cognata di belözoglu emre si ritira dal collettivo artistico per questo fine settimana per dedicarsi al lavoro solitario della traduzione.
al contrario di altre pratiche solitarie, la traduzione, a lungo andare, porta davvero alla cecità. ma avremo modo di parlare di questa strana perversione, che è in fondo il motivo che ci ha fatto incontrare.
lascio il campo a omfaloscopia 2, alias angelina, alias la donna vitruviana, alias la bionda dentro, in attesa che omfaloscopia 3, alias max mogol gazzé, alias il bradipo, alias quell'oscuro oggetto del desiderio mandi a cacare (e non cagare) in massa i clienti del negozio di dischi usati e si unisca a noi nel corpo e nello spirito

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma quando le pratiche solitarie si svolgono in massa, si è ancora solitari? perché qui al computer che ieri non si voleva più accendere (che SPAVENTO!) ma che oggi si è docilmente convinto... in questa sala a 42 gradi celsius, non mi sento affatto sola sapendo che là c'è qualcuno che soffre con me!
LA CECITA' NOOOOO lasciamola a Saramago (l'avete vista? io quest'anno in una bellissima produzione qui a Torino), arghhh ho tradito la mia provenienza:-(

Anonimo ha detto...

la tua provenianza l'avevamo già intuita. bastava chiedersi dove Maradona era stato in ritiro durante i mondiali del 1990.
approfitto dell'occasione per salutare la benedetta in nuce.

Anonimo ha detto...

dicamo che si tratta di una pratica solitaria, sì, ma anche di una solitudine molto rumorosa

Anonimo ha detto...

bohumil, mi piaci. proponiamo a ilide una nuova tavola rotonda per urbino: "Il traduttore come onanista estroverso, ovvero un traduttore che cade svenuto dalla sedia fa davvero rumore se non c'è nessuno che lo sente?"