28 gennaio 2007

il perché di un acquisto


il vitello grasso di cui Berlusconi parla da tempo

parla come magni

perché già traduco per mestiere, non mi fa di farlo anche nella vita extralavorativa

25 gennaio 2007

"ce ne faremo una ragione"


Ho appena scoperto che stasera guarderà la semifinale di Coppa Italia in tribuna accanto a Galliani.

Certo, c'è semifinale e Semifinale.


Dov'è adesso nessuno gli dedicherà righe come queste:
"Giorni dopo, mentre camminavo senza meta per le vie del centro, un lampo visivo mi ha dato la scossa. Il pretesto era di natura tipografica. Sono tornato indietro, fino all’edicola della locandina rimasta nella coda dell’occhio. La dimensione delle lettere riduceva l’essenziale a due parole:
Moratti e Ronaldo. All’improvviso, il nerazzurro si è ripresentato come se niente fosse, carico di prospettive luminose: l’arrivo del fenomeno brasiliano, col suo modo di ridere dopo ogni gol, altri acquisti dai nomi esotici, il nuovo allenatore nato in provincia di Bologna, il Milan fuori dalle coppe l’anno che verrà.
Moratti e Ronaldo. Dovevo farlo sapere a Katia. Perché capisse che non è mai finita: è questa la semplice, precaria verità del calcio. Con incurabile speranza, adesso avverto che il peggio è passato e tutto ricomincia."

Spero che il Maestro mi perdonerà la parafrasi: voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora dribbli, voglio pensare che ancora hai un minimo di dignità e che come allora sorridi.

15 gennaio 2007

omfaloscopicamente vostre

dobbiamo arrenderci all'evidenza e ammettere che come blogger siamo fallite.
le vere blogger (le pulsatille, le lucarelle e compagnie belle) stanno sempre sulla notizia, commentano ogni avvenimento, mettono il dito in ogni piaga e ballano con ogni topo quando il gatto non c'è. noi ultimamente ce ne lasciamo scappare troppe. non ci indigniamo per i Caini giustiziati, non infamiamo i compagni imborghesiti perché si fanno operare nelle cliniche, non salutiamo nemmeno Beckham che se ne va in America.
abbiamo anche perso gran parte della nostra cattiveria. io sono troppo impegnata in lotte onanofreniche familiari e a sbavare dietro a mio figlio, cantando 'Obabaluba' e 'Pazza Inter amala' col coniglio Trozkji in mano. ultimamente, invece di prendere a sganassoni i cattivi, me la rifaccio con i calcoli renali, ne ho appena distrutto uno di un centimetro, che avrebbe messo in crisi anche un camionista bergamasco.
ecco, saremo fallite come blogger, ma, non so quanto coscientemente, abbiamo ribadito la politicità del privato. in un trionfo omfaloscopico.