29 dicembre 2006

Il gioco del libro più vicino

In genere non siamo i tipi da catene, né da Santi (da Sant'Antonio men che meno, da quando a sei anni dovetti trattenere il vomito davanti alla sua lingua, con la zia di mia madre che gridava all'eresia).
Però quando ci chiedono di parlare di libri, e soprattutto quando ce lo chiede un gran pezzo di donna come Laura, non possiamo tirarci indietro.

Ecco le istruzioni:
  • prendere il libro più vicino
  • sfogliare sino a pagina 123
  • contare le prime 5 frasi della pagina
  • riportare nel blog le 3 frasi seguenti
  • suggerire il gioco ad altri 3 blogger
Evito l'onnipresente Biermann e i libri che ho intenzione di proporre a qualche casa editrice a caso (visto che si parla di sesso, morti e internet, pensavo alle Edizioni Paoline) e sfoglio Acido solforico di Amélie Nothomb, Voland 2005, tradotto da Monica Capuani.
Apro una parentesi: Ho questo libro sulla scrivania per puro caso, però è una bella coincidenza, visto che il primo traduttore della Nothomb è una persona a me molto cara e una volta ho avuto pure il piacere di incrociare la scrittrice, che ricordo soprattutto per un bellissimo copricapo. Ancora non la conoscevo, ma se l'avessi conosciuta mi avrebbe ricordato la Ross. Chiudo la parentesi e procedo col gioco. Vado a pagina 123, conto le 5 frasi e leggo:

- Forza, Zdena, adesso metti giù quelle bottiglie e vieni a parlare con noi - dichiarò la voce paternalista di uno dei capi.
- Sentite, - sbraitò - io mi chiamo kapò Zdena e mi si dà del lei, va bene? Vi ricordo che le bottiglie molotov esplodono quando si rompe il vetro!

Visto il titolo del libro che mi è capitato tra le mani, non posso che passare il testimone a
-Jerome quando si riprenderà dai bagordi natalizi e nerazzurri
-Compagno di merende a patto che non scelga la biografia di Franco Baresi
-Benni che con quel sorriso può scrivere quel che vuole
redattori di un altro bell'acido (si dispensa dalle battutacce)

p.s. per Rudi: avrei voluto prendere Semifinale (libro che ha come sottotitolo 'una storia d'amore e di sconfitte intorno all'Inter prima di Ronaldo' ed è consigliabile anche o soprattutto ai non interisti e ai non appassionati di calcio), però poi mi avrebbero detto che sono di parte.

invece io (featheryca) scelgo non il libro più vicino da un punto di vista spaziale perché è quello che sto traducendo e quindi è in inglese, ma un libro che oggi mi sono ripromessa di leggere (e quindi vicino nel pensiero) riflettendo tra me e me sul medioevo dell'anima cioè il protrarsi di un'adolescenza spirituale anche in età matura che riscontro in molti soggetti che mi capita di incrociare. tutti di sesso maschile. che strano. il libro è l'autunno del medioevo di johan huizinga, bur 1995, tradotto da bernardo jasinsk:

i voti vengono fatti in nome di dio e della madonna, delle dame e dell'uccello. non sembra arrischiato supporre che qui la divinità non fosse, in origine, chiamata a raccogliere i voti: molti difatti non giurano che per le dame e l'uccello. c'è poca varietà nelle privazioni che ci si impone: di solito concernono il mangiare o il dormire.

il nesso tra l'immaturità e l'uccello è puramente casuale.

propongo questo gioco a:
iriade (in una delle rare pause tra i suoi viaggi interstellari)
eddie (che sa di cosa parlo. chi meglio di lui conosce gli uomini e gli uccelli? è natale. ho diritto a una battuta da film di vanzina)
e ross (che sicuramente avrà sulla scrivania un libro che a pagina 123 svela il senso della vita. quando torna, con calma)



(a proposito di molotov e uccelli, non possiamo esimerci dal citare D'Alema. vi avverto che non indovinerete, però provate a trovare il nesso)

28 dicembre 2006

quesiti di fine anno

senso di colpa e autofustigazione cattolica? efficientismo ed etica calvinista? o pura e semplice sfiga? ma com'è che da dodici mesi a questa parte appena ho qualche giorno di vacanza ne approfitto per ammalarmi?

24 dicembre 2006

I'm dreaming of a WILD Christmas

Dolly del mare profondo,
figlia di minatori,
si leva le scarpe e cammina sull'erba
insieme al figlio del figlio dei fiori.
E fanno la solita strada
fino al cadavere del grillo,
la luna impaurita li guarda passare
e le stelle sono punte di spillo.
E mentre le lancette camminano
i due si dividono il fungo
e intanto mangiando ingannano il tempo
ma non dovranno ingannarlo a lungo.
Infatti arriva Babbo Natale,
carico di ferro e carbone,
il figlio del figlio dei fiori lo uccide
con un coltello e con un bastone.
E Dolly gli pulisce le mani
con una fetta di pane,
le nuvole passano dietro la luna
e da lontano sta abbaiando un cane.
E la neve comincia a cadere,
la neve che cadeva sul prato
e in pochi minuti si sparse la voce
che Babbo Natale era stato ammazzato.
Così Dolly del mare profondo
e il figlio del figlio dei fiori
si danno la mano e ritornano a casa,
tornano a casa dai genitori

18 dicembre 2006

propositi per l'anno nuovo

i miei più cari amici lo sanno: se qualcuno mi pesta un piede chiedo scusa, se un altro mi prende a pesci in faccia io penso sempre che in fondo in fondo devo aver fatto qualcosa che ha scatenato la viulenza. un po' di autocritica non guasta mai nella vita. ma avere la sindrome dell'agnella di dio che toglie i peccati dal mondo e che si ammazza di sensi di colpa per conto terzi è un'altra cosa. che fa molto molto MOLTO male. e quindi, siccome quest'anno ho davvero esagerato con il cilicio, il proposito per l'anno nuovo è il seguente: essere stronza. cazzimmosa overamente. ma con cortesia ed efficienza.
sono già pronti all'uopo dei praticissimi buoni vaffanculo che distribuirò a tutti coloro coi quali entrerò in contatto. validi sempre e ovunque. uomo avvisato...

Discanto

di acqua e di respiro, di passi sparsi
di bocconi di vento, di lentezza
di incerto movimento, di precise parole
si vive di grande teatro, di oscure canzoni
di pronte guittezze si va avanti
di come fare, di come dire
di come fare a capire
di alti, di bassi battiti del cuore
fasi della luna e ritmi della terra
di intelligenza, di intermittenza
si vive di danze, di ballo sociale
di una promessa, di un faccia differente
di mediocri incontri, di bellezze
di profumi ardenti, di accidenti
rotolando si gira, si balla, si vive, si fa festa quella, questa
si picchia forte col piede nella danza e si sbaglia il passo
si vive di fortune raccontate e di viaggiare
e si cammina stanchi
e di lavoro e opposizione e corruzione
si vive di lenta costruzione e di tempo che ci inchioda
e di diavoli al culo, di fianchi smorti, di fuochi desiderati
si vive di pane, di speranza di bere un vino buono per l'estate
rotolando si vive di discorsi leggeri, cori di maschere notturne
canto e discanto
e giù divieti
e oli sulla pelle
e sorrisi di fantasmi
e fantasmi fotografati
e giù campane annuncianti
si vive di sguardi fermi
di risposte folgoranti
di lettere partite che aspettiamo in cima al mistero di essere così soli.
di questo si vive e di tant'altro ancora
che inseguiamo come i cani respirando dal naso
per finire invece ancora sorridenti, ancora abbaianti di un dolore a caso.


...perché non c'è solo Guccini.

17 dicembre 2006

Tocchiamoci

Per ovvi motivi familiari non posso e non voglio gioire



però fa un certo effetto sapere che il mondiale per club è stato vinto dall'Internacional di Porto Alegre con gol di un certo Adriano.

13 dicembre 2006

verità scomode


babbo natale non esiste ma chi lo tocca muore.
ieri leggevo di un'insegnante inglese che ha rivelato agli alunni, gettandoli in uno stato di sconforto e agnosticismo cosmico, che babbo natale non esiste. bimbi in lacrime, genitori indignati, preside infuriato, lettera di licenziamento. a parte il mio spirito di corpo (fantastico ossimoro) che mi spinge giustamente a vedere negli alunni il male assoluto e negli insegnanti tanti poveri agnelli sacrificali, devo dire che come bin laden e bernardo provenzano, babbo natale è un altro degli inafferrabili che godono di protezioni assurde. provenzano l'hanno preso, bin laden forse è pure morto, ma babbo natale non ce lo toglieremo mai dai coglioni. ricordate la famosa battuta dei soliti sospetti? "il più grande tiro del diavolo è stato convincere il mondo che lui non esiste"? be', babbo natale ha fatto di peggio: non esiste, fa credere di esistere e se lo attaccano si trincera dietro i bambini. chi colpisce babbo natale è trattato come un criminale perché colpisce i bambini, che in realtà babbo natale (o chi per lui, va' a sapere tutti i poteri forti che ci sono dietro) è tanto vigliacco da tenere in ostaggio per corromperli, già da piccolissmi, al materialismo e al consumismo più bieco.

e intanto il papa (santa ratzi, che ama vestirsi da babbo natale, non dimentichiamolo) dà sfogo alla sua verve di comico (a crozza e fiorello gli dà 'na pista). la battuta di ieri è esilarante: la pace nel mondo è minacciata dall'eutanasia e dall'aborto. ho ancora le lacrime agli occhi.

12 dicembre 2006

dimenticanze

impegnate a crescere figli propri e altrui, a tradurre libri più o meno immaginari e a combattere con microbi più che reali, ci siamo dimenticate di stappare una bottiglia dopo aver visto questa immagine:



mi dispiace solo che ha sofferto poco. nel suo caso (e solo nel suo caso) sarei persino stata contraria all'eutanasia, meglio una bella cacotanasia con accanimento medico e non solo.
spero che appena arrivato di là Victor Jara l'abbia corcato di botte. no, sarebbe poco buddista e poco omfaloscopico, spero che sia stato limonato con foga. da qualche migliaio di malati di mononucleosi.

11 dicembre 2006

prego astenersi poveri di spirito

la piccineria altrui non merita più di due secondi del nostro pensiero. e anche del nostro blog. poi rimane di chi vuole coltivarla. come sapete ormai da sempre. noi e il budello di su' ma' vestito da budda che ride preferiamo coltivare la bellezza.

09 dicembre 2006

le trasmissioni sono temporaneamente sospese



il duo omfaloscopico ha appena dimostrato di possedere doti sovrannaturali. sebbene situate a più di 200 km l'una dall'altra, le nostre si sono attaccate l'influenza.
a tanto non era arrivato nemmeno Moggi.

01 dicembre 2006

un genio

quest'uomo è un genio.
un comico nato. adesso si capisce da chi hanno preso i suoi figli (che, evidentemente, sono davvero figli suoi).

Prodi è un agente del KGB.